sabato 23 maggio 2020

Emma e il poliamore, una recensione

Segnalo, sul Manifesto di oggi, nel supplemento Alias, una recensione di Alberto Castellano al mio romanzo Emma e il poliamore.

Poliamore, la frontiera

Ebook. Il nuovo romanzo del regista Salvatore Piscicelli

Non si può certo dire che Salvatore Piscicelli sia un autore (cinematografico e letterario) prevedibile e integrato in certi schemi tradizionali. Non solo e non tanto per la capacità/vocazione di cambiare genere e linguaggi (ma sempre cementati dal suo linguaggio cine-letterario e da certe costanti tematiche e di sguardo), ma anche per un rapporto originale e personale con la scrittura che pratica in funzione naturale del suo fare cinema e della sua mise en scène. È come se praticasse un interscambio con tempi differiti tra cinema e letteratura. E non si ferma davanti a niente: il film lo gira e il romanzo lo pubblica anche se non trova subito un interlocutore editoriale. Infatti la sua nuova opera letteraria Emma e il poliamore è un ebook (StreetLib Editore, euro 3,99) disponibile su tutte le piattaforme online, Amazon, Ibs, Kobo, Mondadori, Feltrinelli.
E a riprova del suo eclettismo ma anche della sua insofferenza intellettuale verso la comoda ripetitività e/o il successo di una formula, dopo il noir (romanzo e film) Vita segreta di Maria Capasso, questa volta ha optato per la forma della commedia (drammatica). Non solo ma ha abbandonato temporaneamente il protagonismo assoluto di una donna per distribuire l’imprescindibile (per lui) sguardo femminile in un’intrigante coralità. Del resto se Immacolata, Concetta, Rosa, Regina, Maria Capasso erano necessarie per la centralità narrativa del ruolo femminile per veicolare le stratificazioni culturali, le contraddizioni storiche irrisolte, gli equivoci della rappresentazione della città (Napoli e provincia), in questo caso il contesto, la storia e i personaggi richiedevano una pluralità di sguardi e una frantumazione della sensibilità e della personalità femminile orgogliosa e destabilizzante. Il poliamore (dall’inglese polyamory) del titolo è una nuova frontiera dei rapporti amorosi e si concretizza nella possibilità di amare più di una persona contemporaneamente, col consenso di tutti coloro che vi sono coinvolti. Il rifiuto della monogamia e fenomeni quali la coppia aperta o l’amore libero non sono certamente nuovi, ma qui l’accento è posto su un approccio responsabile, onesto, aperto, non possessivo, in definitiva etico.
Col tempo il poliamore è andato sempre più costituendosi come un vero e proprio movimento che partendo dagli Stati Uniti si è rapidamente diffuso in molti paesi, compresa l’Italia. «Il mio interesse nei confronti del poliamore – dice Piscicelli – data ormai da parecchi anni e si spiega con le sue implicazioni sociali e di costume. La rottura, o l’apertura, della coppia tradizionale annuncia infatti la messa in discussione della famiglia nucleare, del rapporto tradizionale con i figli, del convenzionale approccio al sesso; dunque un cambiamento sostanziale nei rapporti parentali e di genere, una piccola rivoluzione non solo nel costume. Ho voluto sperimentare una forma narrativa diversa da quella classica, una forma che assume un plot multiplo che allinea storie, o racconti, o stazioni, unificate dal personaggio centrale e dall’argomento di base (in questo caso il poliamore)».
Emma, Matteo, Livia, Thomas, Céline, Aurore, Yannick, Luc. Sullo sfondo di quel nuovo paradigma delle relazioni amorose che si definisce poliamore, molte storie si intrecciano in questo romanzo – tra Italia, Francia, India, Stati Uniti – e vanno a comporre un piccolo affresco della moderna libertà amorosa, contro ogni forma di ricorrente oscurantismo. L’autore tiene in prodigioso equilibrio una narrazione di tipo classico e i dialoghi serrati. Geniale è la rivelazione del nome di Emma da Austen mentre fino a quel punto si poteva pensare a una Bovary post-moderna. L’assunto del poliamore è supportato con un groviglio di rapporti, separazioni, accoppiamenti, nuovi amori, sesso occasionale nel quale a un certo punto si rischia di smarrirsi ma poi ci si appassiona e si entra nel gioco. L’autore lo si riconosce per la distinzione tra cinema e film, i riferimenti al mondo cinematografico attuale con tutte le sue derive, la conoscenza e la passione per l’India e il Giappone.
Poi naturalmente ci sono echi di romanzi e film che lui ha amato, ma sono come succede spesso frutto di un lavorio inconscio e i riferimenti e le suggestioni del lettore: si può pensare qua e là a Schnitzler, a Le relazioni pericolose, a Paul Auster, ai dialoghi incessanti e alla leggerezza di Rohmer, al Woody Allen delle nevrosi femminili o addirittura a un Oshima rivisitato dalla commedia cine-letteraria corale americana al femminile, da Piccole donne alle più recenti (film e serie) Sex and the City, Ragazze a Beverly Hills, Mean Girls del filone sul «Girl Power». Ne farà un film? «Se dovessi avere l’opportunità di trasporre in immagini questo libro non penserei a un film ma piuttosto a una miniserie di 5 o 6 episodi».

lunedì 30 marzo 2020

"Vita segreta di Maria Capasso" su Sky Cinema

Vita segreta di Maria Capasso sarà trasmesso su Sky Cinema il 1°, il 2 e il 3 aprile prossimi. A questo link il dettaglio della programmazione. Il film sarà disponibile anche nel catalogo on demand sulla stessa piattaforma. Finalmente gli spettatori interessati, almeno quelli abbonati a Sky, hanno la possibilità di vedere il film.
Vita segreta di Maria Capasso è passato infatti come una meteora nel circuito delle sale italiane. E' stato distribuito in piena estate, a luglio inoltrato, in appena 41 copie, e non sul tutto il territorio nazionale (nessuna copia nel nord e in particolare nelle grandi città), praticamente senza pubblicità, se si esclude un po' di cartellonistica a Napoli. Gli è stata negata perfino la tradizionale proiezione per i critici. E' difficile comprendere il senso, anche dal punto di vista commerciale, di un'uscita siffatta; che ha impedito al film un'eventuale partecipazione ai maggiori festival estivi e autunnali e, quello che più conta, un vero confronto col pubblico.
Nella sezione "film" di questo blog trovate la scheda tecnica del film e tre recensioni: Francesca Divella, dal blog Cinefilia Ritrovata della Cineteca di Bologna, 18 luglio 2019; Paolo Baldini dal Corriere della Sera, 21 luglio 2019; Alberto Castellano da Fata Morgana, 21 luglio 2019.

venerdì 27 marzo 2020

"La comune di Bagnaia - Un frammento di utopia" su YouTube

https://www.youtube.com/watch?v=CnC68DXZZ-g
Proprio in questi giorni Carla Apuzzo, Huub Nijhuis ed io avremmo dovuto presentare ai "Giorni di Orosia" (una manifestazione piemontese dedicata quest'anno alle esperienze di vita comunitaria) un nostro documentario del 2005 sulla comune di Bagnaia (vedi la scheda nella sezione "film" di questo blog). Il film, accompagnato da Alfredo Camozzi e Amy Kabat, due membri storici di Bagnaia, sarebbe stato poi proiettato, insieme a "La Cecilia" (1975) di Jean Louis Comolli e al più recente “Voci dal silenzio” di Joshua Wahlen e Alessandro Seidita, al cinema Massimo di Torino e in una sala di Milano. Poiché tutto ciò non è stato evidentemente possibile, chi fosse interessato a vedere il nostro documentario può trovarlo a questo link:

https://www.youtube.com/watch?v=CnC68DXZZ-g



venerdì 21 febbraio 2020

Emma e il poliamore, un romanzo

E' appena uscito, per ora solo in ebook, ed è disponibile su tutte le piattaforme on line (Amazon, Kobo, Ibs, Mondadori, La Feltrinelli, Streetlib, ecc.) il mio nuovo romanzo Emma e il Poliamore. Di seguito una succinta presentazione e una mia nota tratte dal libro.


Presentazione

Emma e poi Matteo, Livia, Thomas, Céline, Aurore, Yannick, Luc… Sullo sfondo di quel nuovo paradigma delle relazioni amorose che si definisce poliamore, molte storie si intrecciano in questo romanzo – tra Italia, Francia, India, Stati Uniti – e vanno a comporre un piccolo affresco della moderna libertà amorosa, contro ogni forma di ricorrente oscurantismo.                                                                                           
Nota dell’autore

Amare più di una persona contemporaneamente, col consenso di tutti coloro che vi sono coinvolti. Si potrebbe sintetizzare così il principio base del poliamore (dall’inglese polyamory), questa nuova frontiera dei rapporti amorosi. Il rifiuto della monogamia e fenomeni quali la coppia aperta o l’amore libero (ben noti a quelli della mia generazione) non sono certamente nuovi, ma qui l’accento è posto su un approccio responsabile, onesto, aperto, non possessivo, in definitiva etico (si intitola non a caso The Ethical Slut uno dei libri-manifesto del poliamore, scritto da due donne, Dossie Easton e Janet W. Hardy); il che esclude, almeno in linea di principio, pratiche quali lo scambismo o in generale quello che gli americani chiamano sport sex. Col tempo il poliamore è andato sempre più costituendosi come un vero e proprio movimento che partendo dagli Stati Uniti si è rapidamente diffuso in molti paesi, compresa l’Italia, con la creazione di gruppi organizzati, siti internet, incontri, convegni, gruppi di supporto e gruppi social.

Il mio interesse nei confronti del poliamore (sebbene io sia monogamo) data ormai da parecchi anni e si spiega con le sue implicazioni sociali e di costume. La rottura, o l’apertura, della coppia tradizionale annuncia infatti la messa in discussione della famiglia nucleare, del rapporto tradizionale con i figli, del convenzionale approccio al sesso e così via; dunque un cambiamento sostanziale nei rapporti parentali e di genere, una piccola rivoluzione non solo nel costume.

Negli anni ho raccolto sull’argomento parecchio materiale, di vario genere, ma anche, qua e là, storie e testimonianze di prima mano, che alla fine si sono coagulate in questo romanzo, che spero possa risultare appassionante come tale e al contempo offrire spunti di riflessione sui sommovimenti meno visibili che innervano il nostro presente.